Con la sentenza n. 13881/2020 la Cassazione Civile ha dichiarato responsabile il medico ginecologo che, non avendo informato la propria paziente della grave malformazione fetale che affliggeva il nascituro, aveva di fatto negato alla donna la facoltà di interrompere la gravidanza e dunque l’aveva privata della facoltà, riconosciutale per legge, di scegliere in maniera consapevole se portare avanti o meno la gestazione.
Il medico è stato condannato a risarcire all’attrice, tra l’altro, il danno permanente futuro dalla stessa patito per effetto dell’errore del professionista, ovvero la totalità delle ingenti spese di cura, mantenimento e sostentamento del figlio che, essendo affetto da grave handicap articolare, sarà per tutta la vita incapace di provvedere ai propri bisogni.
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